Sicurezza sul lavoro. Anche a prova di errore umano
La sicurezza sul lavoro deve essere anche a prova dell'errore
umano.
L'applicazione delle misure di sicurezza sul lavoro, sostiene
infatti la suprema Corte, ribadendo in verità un principio già
consolidato presente nella giurisprudenza, serve anche per evitare
un errore umano possibile e prevedibile se esso rientra in un
normale contesto lavorativo. Se tutti i dipendenti del resto, ha
osservato la Corte di Cassazione, fossero tutti diligenti, esperti
e periti non sarebbe necessario dotare i luoghi di lavoro e le
macchine di alcun sistema di protezione.
Un'altra interessante osservazione che deriva dalla lettura di
questa sentenza è che l'applicazione delle norme di prevenzione
relative ai lavori effettuati in vicinanza di linee elettriche in
tensione di cui all'art. 11 del D.P.R. n. 164/1956 (ora art. 117
del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81) non è circoscritta alle attività
costruttive in senso stretto ma si estende anche ad opere diverse
da quelle edilizie tra cui è ricompresa certamente la realizzazione
di impianti elettrici e di opere idrauliche alle quali va
assimilata la realizzazione di un impianto di climatizzazione di
cui alla sentenza in esame.
(Corte di Cassazione - Sezione IV Penale - Sentenza n. 21511 del 7
giugno 2010 (u. p. 15 aprile 2010))
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