Rifiuti: definita la procedura per l'accesso al RENTRI da parte degli enti
Il 13 dicembre 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato il decreto direttoriale n. 255, che definisce la procedura di accreditamento degli enti, delle amministrazioni e degli organi di controllo presso il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI). Tale procedura è prevista dall’articolo 19, comma 4, del D.M. 4 aprile 2023, n. 59, per consentire l’accesso ai dati del RENTRI ai fini dello svolgimento delle attività istituzionali degli enti accreditati.
La procedura di accreditamento è interamente gestita in modalità telematica tramite il portale RENTRI. Gli enti interessati devono presentare una richiesta, autenticandosi con dispositivi di identità digitale. Successivamente, il Ministero valuta la domanda, definisce il profilo di visibilità e invia all’ente l’esito dell’accreditamento tramite PEC. Una volta accreditato, il responsabile dell’ente può abilitare ulteriori utenti all’accesso e alla consultazione delle informazioni.
Gli enti accreditati avranno accesso a diverse sezioni del RENTRI:
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Anagrafica: informazioni sugli operatori iscritti e sui delegati.
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Tracciabilità: dati relativi ai registri di carico e scarico e ai formulari di identificazione rifiuti (FIR).
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Statistiche: elaborazioni standard utili per analisi di settore.
L’accesso sarà limitato in base al territorio e alla tipologia di informazioni, in linea con le competenze specifiche dell’ente. Gli organi di controllo, come Carabinieri, Guardia di Finanza, ISPRA e le Agenzie regionali per la protezione ambientale, potranno accedere alle informazioni per finalità di vigilanza e verifica.
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