INAIL: infortuni nei settori plastica e chimico
INAIL dedica un approfondimento sull’andamento delle dinamiche infortunistiche nei settori della fabbricazione di articoli in gomma, materie plastiche e prodotti chimici. Il Fac sheet “Fattori causali e dinamiche infortunistiche nella fabbricazione di articoli in gomma, materie plastiche e prodotti chimici” (pubblicato il 28 febbraio 2023) analizza il periodo 2016 - 2020 nei due settori succitati, ossia ATECO C20 (fabbricazione prodotti chimici) e ATECO C22 (fabbricazione articoli in gomma e materie plastiche)..
Il lavoro è frutto del sistema di sorveglianza Infor.MO, “attuato in collaborazione con le Regioni tramite i servizi di prevenzione delle Asl, che nel corso delle loro indagini approfondiscono l’analisi della dinamica infortunistica degli eventi accaduti al fine di evidenziarne le cause”.
Dall’analisi dei dati emerge in particolare quanto segue:
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Necessità di porre attenzione alla conduzione dei macchinari. Infatti, oltre la metà degli infortuni riguardano mansioni addette alla conduzione di macchinari e impianti. Di conseguenza, la maggior parte degli infortuni (43,4%) è causato dal contatto con organi in movimento. Il dato è significativamente più alto rispetto alla media di tutti i settori produttivi (12,0%).
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Attenzione anche allo sviluppo di fiamme, responsabile del 9,2% degli infortuni dei comparti analizzati. Anche in questo caso, il dato è significativamente più alto rispetto alla media di tutti i settori produttivi (2,0%).
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Le procedure di lavoro sono tra i maggiori fattori causali. Infatti “si rileva che nel 40,1% dei casi gli infortuni sono legati a un uso errato di attrezzature o a sequenze operative non corrette, dovute a pratiche abituali, azioni estemporanee ed a carenza di informazione/formazione/addestramento”. Tale dato è sostanzialmente in linea con la media dei settori produttivi (43,8%).
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Seguono nei fattori causali le non sufficienti dotazioni di protezioni o accessori di sicurezza su utensili, macchine e impianti, che sono alla base del 35,6% degli infortuni. Tale dato è maggiore rispetto alla media di tutti i settori produttivi (21,4%).