REACH: adottato il primo parere per l’autorizzazione all’uso di una SVHC
I Comitati scientifici dell'ECHA per la Valutazione del Rischio (RAC) e per l'Analisi Socio-Economica (SEAC) hanno adottato i loro pareri su una richiesta di autorizzazione all'uso di una sostanza altamente preoccupante (SVHC).
La richiesta di autorizzazione, presentata dalla Rolls-Royce plc., riguarda gli usi specifici del DHEP (Bis(2-etilesil)ftalato) nell'ambito della costruzione di motori per il settore aereo. Questa è la prima richiesta di autorizzazione all'uso di una SVHC che è stata analizzata dall'ECHA.
Ogni impresa può presentare la sua richiesta di autorizzazione all'uso di una SVHC presente nella Lista delle autorizzazioni REACH (Allegato XIV). Le autorizzazioni possono essere concesse se il richiedente è in grado di dimostrare che il rischio derivante dall'uso della sostanza è adeguatamente controllato o che i benefici socio-economici dell'utilizzo della sostanza prevalgono sui rischi e se non sono disponibili alternative fattibili.
La procedura di autorizzazione si pone gli obiettivi di assicurare che i rischi derivanti dall'uso di una SVHC siano propriamente controllati e che queste sostanze siano progressivamente sostituite da alternative più sicure e tali che possano mantenere il buon funzionamento del mercato interno della UE.
Nei loro pareri, i due Comitati concludono che il controllo adeguato è stato dimostrato per l'uso specifico per il quale è stata presentata la domanda di autorizzazione. In base ai dati presentati dal richiedente riguardanti i rischi posti dall'uso in questione, l'analisi delle alternative e il piano di sostituzione, i Comitati hanno proposto di revisionare l'autorizzazione entro un periodo di 7 anni. La Commissione europea, sulla base dei pareri dei due Comitati ECHA, formulerà la sua decisione finale.
Si richiama l'attenzione sul fatto che nel 2013 l'ECHA ha ricevuto in totale 8 richieste di autorizzazione all'uso di SVHC riguardanti due diversi ftalati e 17 diversi usi specifici. Nel 2014, l'Agenzia prevede che il numero delle domande di autorizzazione si raddoppierà e che tali domande riguarderanno principalmente l'uso delle sostanze contenenti cromo ed il solvente Tricloroetilene.
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