Lo stress lavoro-correlato al centro della nuova campagna biennale dell’Eu-Osha

02/07/2014

Gestione dello stress e dei rischi psicosociali sul lavoro. È questo il tema al centro della nuova campagna biennale Ambienti di lavoro sani e sicuri 2014-2015 dell'Eu-Osha, che prenderà ufficialmente il via il prossimo 7 aprile con l'obiettivo di promuovere in tutti i Paesi europei una maggiore conoscenza di questi fenomeni e contrastare le loro ricadute negative sulla salute dei lavoratori e sul benessere delle aziende. Nel continente, infatti, lo stress è la seconda causa più frequente dei problemi di salute lavoro-correlati e si stima che sia, insieme ad altri rischi psicosociali, il motivo all'origine di più della metà dei giorni di assenza per malattia.

 

Un fenomeno da non sottovalutare. Come sottolineato nella guida già disponibile sul sito della campagna, una gestione efficace della salute e della sicurezza sul lavoro offre dunque potenziali benefici sia per i lavoratori, sia per le aziende e anche per la società nel suo insieme. Tanto più in un periodo di incertezza economica come quello attuale, in cui l'esigenza di mantenere un elevato livello di produttività spinge spesso a lavorare sotto pressione per rispettare le scadenze. Liquidare queste questioni come un mero obbligo amministrativo invece di affrontarle, sottolinea l'Agenzia di Bilbao, è controproducente. Ridurre i rischi psicosociali sul posto di lavoro, infatti, significa anche contribuire al miglioramento delle performance aziendali. Di qui la decisione di fornire nel prossimo biennio un sostegno a imprese e lavoratori per riconoscerli e gestirli in modo efficace, promuovendo l'uso di strumenti pratici.

 

Ne soffre fino a una persona su sei. La necessità di un sostegno di questo tipo emerge anche dai risultati della European survey of enterprises on new and emerging risks (Esener), che ha rilevato che più del 40% dei datori di lavoro considera i rischi psicosociali più complessi da gestire rispetto a quelli tradizionali, sia a causa della delicatezza della materia, che tocca una sfera molto personale, sia per mancanza di esperienza. Da un'altra indagine condotta tra i senior manager di alcune imprese, emerge inoltre la tendenza a sottovalutare la questione. Quasi la metà degli intervistati, infatti, ritiene che nessuno dei propri lavoratori soffrirà mai di disturbi mentali, mentre in realtà fino a uno su sei avrà problemi di questo tipo nel corso della sua vita lavorativa.

 

Tante le cause, dalla mancanza di tempo alle molestie. Lo stress lavoro-correlato, si legge nella guida dell'Eu-Osha, si verifica solitamente quando il lavoratore si trova nella condizione di non riuscire a gestire un carico di lavoro eccessivo e può trasformarsi, se prolungato nel tempo, in seri problemi di salute a livello fisico e psichico. Le cause all'origine dei rischi psicosociali sono molteplici e includono la mancanza di tempo, richieste sproporzionate o contraddittorie, la distribuzione iniqua di premi, promozioni e opportunità professionali, le molestie psicologiche e sessuali, la poca chiarezza rispetto al ruolo del lavoratore in ambito aziendale, così come la discrepanza tra il lavoro che è chiamato a svolgere e le sue effettive competenze. Anche una persona molto qualificata, infatti, può finire vittima dello stress se le sue capacità non sono adeguatamente valorizzate dalle mansioni che le sono affidate.

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: 02/07/2014

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: Fonte INAIL

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