Consumo di suolo: approvato dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge
Il Consiglio dei Ministri del 12/12/2013 ha approvato in via definitiva il disegno di legge recante «Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato», dopo aver ricevuto il parere positivo della Conferenza unificata.
L'intervento normativo è finalizzato al contenimento del consumo di suolo, alla valorizzazione del suolo non edificato, alla promozione dell'attività agricola che sullo stesso si svolge o potrebbe svolgersi, nonché alla valorizzazione del suolo come risorsa da tutelare anche ai fini di mitigazione prevenzione del rischio idrogeologico.
Uno degli obiettivi prioritari del provvedimento consiste nella previsione del riuso e della rigenerazione edilizia del suolo edificato rispetto all'ulteriore consumo di suolo.
In sostanza, il complessivo scopo finale della legge è quello di impedire che il suolo venga eccessivamente eroso e consumato dall'urbanizzazione e al contempo promuovere e sostenere il riuso e la rigenerazione di aree già interessate da processi di edificazione.
In particolare il disegno di legge prevede quanto segue:
- le Regioni sono chiamate a disporre, con cadenza quinquennale, la riduzione in termini quantitativi del consumo di suolo ed a determinare i criteri e le modalità da rispettare nella pianificazione urbanistica degli enti locali; in caso di inerzia interviene il Governo in forza del suo potere sostitutivo;
- le Regioni dettano disposizioni per orientare l'iniziativa dei comuni alla rigenerazione urbana anche mediante l'individuazione, negli strumenti di pianificazione, delle aree già interessate da processi di edificazione, ma inutilizzate o suscettibili di rigenerazione, recupero, riqualificazione, nonché di prioritaria utilizzazione ai fini edificatori, e per la localizzazione di nuovi insediamenti produttivi e infrastrutturali; in caso di inerzia il Governo detta disposizioni uniformi applicabili in tutte le Regioni inadempienti fino all'intervento regionale. Nel caso in cui nè il comune e nè la regione adottino gli strumenti pianificatori recanti l'individuazione delle aree in oggetto, è vietata la realizzazione, nel territorio del comune inadempiente, di interventi edificatori privati, sia residenziali, sia di servizi che di attività produttive, comportanti, anche solo parzialmente, consumo di suolo inedificato;
- sulle superfici agricole in favore delle quali sono stati erogati aiuti di Stato o finanziamenti europei sono vietati, per almeno 5 anni dall'ultima erogazione, usi diversi da quello agricolo, fatte salve disposizioni più restrittive. Sono altresì vietati, per la medesima durata, gli interventi di trasformazione urbanistica nonché quelli di trasformazione edilizia non funzionali all'attività agricola, ad eccezione della realizzazione di opere pubbliche;
- con decreto ministeriale è istituito un registro dei Comuni che hanno adeguato gli strumenti urbanistici comunali al fine di conseguire la riduzione del consumo di suolo; ai comuni iscritti nel registro è attribuita priorità nella concessione di finanziamenti statali e regionali per gli interventi di rigenerazione urbana.
#Ambiente #Aggiornamenti #Ambiente - Suolo