Terre e rocce: Commissione Ue ribadisce la conformità del regolamento
La Commissione ambiente del Parlamento europeo si è espressa favorevolmente sulla conformità del Decreto ministeriale 161/12, sulla gestione delle terre e rocce da scavo, a seguito di una segnalazione di un'associazione ambientalista italiana e di alcune interrogazioni presentate da un europarlamentare.
L'Unione europea, da ultimo con la risposta del 20 agosto 2013 (di Janez Potocnik a nome della Commissione alla interrogazione scritta E-007030/203, in precedenza lettera 4 marzo 2013 della Commissione alla Associazione Idra), ha ritenuto che l'attività di produzione delle terre e rocce nell'ambito di opere di costruzione e demolizione configuri nel suo insieme un processo produttivo che porta alla formazione di un sottoprodotto e quindi è legittimo applicare la definizione di sottoprodotto data dalla Direttiva 2008/98/CE e recepita dall'art. 184/bis del D.lgs. 152/06.
La Commissione ha ritenuto di chiedere al Governo italiano chiarimenti circa il principio del "silenzio assenso" che potrebbe essere stato implicitamente previsto dal decreto ministeriale nella procedura per i piani di utilizzo delle terre e rocce.
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