Lavoratori a rischio di asfissia o di intossicazioni
Con la Circolare del 9 Dicembre 2010 n. 42/2010 del Ministero del Lavoro avente per oggetto "Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro; lavori in ambienti sospetti di inquinamento. Iniziative relative agli appalti aventi ad oggetto attività manutentive e di pulizia che espongono i lavoratori a rischio di asfissia o di intossicazione dovuta ad esalazione di sostanze tossiche o nocive", il Ministero del lavoro comunica che "avverte l'esigenza di fornire indicazioni operative che consentano una uniforme applicazione operative e al contempo una maggiore attenzione da parte di tutti gli operatori nell'adempimento" degli obblighi in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro nell'ambito dei contratti di appalto per lavori in ambiente sospetti di inquinamento.
Tenuto conto della "lunga serie di infortuni mortali verificatisi negli ultimi anni" il Ministero ritiene che ci sia "una forte esigenza di pianificare una specifica azione di monitoraggio e controllo degli appalti di servizi aventi ad oggetto attività manutentive o di pulizia in aree confinate (silos, pozzi, cisterne, serbatoi, impianti di depurazione, cunicoli, gallerie ecc.), appalti che maggiormente espongono al rischio in esame personale di aziende non necessariamente preparato ad affrontare tali specifiche evenienze". A questo proposito si individua un percorso che attraverso la realizzazione di determinati interventi promuove specifiche iniziative di tutela, coinvolgendo le strutture centrali e periferiche delle amministrazioni pubbliche, le regioni e le parti sociali. In particolare si ritiene necessario "promuovere una specifica azione finalizzata ad individuare, monitorare e controllare gli appalti di servizi aventi ad oggetto attività manutentive o di pulizia su aree confinate (silos, pozzi, cisterne, serbatoi, impianti di depurazione, cunicoli e gallerie ecc.), appalti che maggiormente espongono, al rischio in esame, personale non sempre preparato ad affrontate tali specifiche evenienze".
Gli esiti del monitoraggio saranno usati per la verifica:
- della corretta e completa elaborazione del DUVRI da parte delle aziende committenti;
- delle misure di prevenzione protezione previste per effettuare l'intervento lavorativo;
- dei contenuti e della effettiva formazione/informazione dei lavoratori delle aziende appaltatrici su rischi interferenziali della attività svolte;
- dell'efficienza del sistema organizzativo dell'emergenza.
L'attività di monitoraggio sarà curata sia dal coordinamento tecnico delle regioni sia dalla Direzione generale per l'attività ispettiva.
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