IPPC: nuova direttiva dell'Unione Europea
Il Parlamento e il Consiglio dell'Ue hanno emanato la direttiva 2010/75/UE del 24 novembre 2010, relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea L334 del 17/12/2010.
L'oggetto di questa direttiva, art.1, è stabilire norme riguardanti la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento proveniente da attività industriali.
Essa fissa inoltre norme intese a evitare oppure, qualora non fosse possibile, ridurre, le emissioni delle suddette attività nell'aria, nell'acqua e nel terreno e ad impedire la produzione di rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso.
Nell'allegato I vengono riportate le attività industriali a cui la presente norma si applica. Le linee direttrici sono sinteticamente l'allargamento del sistema "Ippc" a nuove tipologie di impianti, l'incremento della vigilanza sulle fabbriche, l'aumento della rilevanza "delle migliori tecniche disponibili".
La direttiva riunisce in un unico provvedimento sette direttive in materia, ossia:
- la 2008/1/CE sulla "prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento" (cd. "direttiva Ippc"),
- le direttive 2000/76/CE e 2001/80/CE sull'incenerimento dei rifiuti;
- la direttiva 1999/13/CE sulla limitazione delle emissioni di composti organici volatili;
- la direttiva 78/176/CEE in materia di rifiuti provenienti dall'industria del biossido di titanio;
- la direttiva la 82/883/CEE sugli scarichi dell'industria del biossido di titanio;
- la direttiva 92/112/CEE sull'inquinamento provocato dai rifiuti dell'industria del biossido di titanio.